Novità fiscali - AsNALI Belluno

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Novità fiscali

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2017-01-16
Certificazione Unica approvato modello definitivo.

Certificazione Unica 2017: online modello e istruzioni sul sito dell'agenzia delle entrate

Modelli definitivi certificazione unica 2017 (ex cud) online con le istruzioni.
L’Agenzia delle Entrate ha approvato i modelli definitivi della certificazione unica 2017, unitamente alle istruzioni di compilazione, nonché del frontespizio per la trasmissione telematica e del quadro CT con le relative istruzioni.
Contemporaneamente sono state approvate le modalità per la comunicazione dei dati contenuti nelle Certificazioni Uniche 2017, con constestuale approvazione delle relative specifiche tecniche per la trasmissione telematica.

Attraverso la certificazione unica (ex Cud) 2017 vengono attestate:

l’ammontare complessivo dei redditi di lavoro dipendente, equiparati ed assimilati, di cui agli articoli 49 e 50 del testo unico delle imposte sui redditi, approvato con decreto del Presidente della Repubblica 22 dicembre 1986, n. 917, e successive modificazioni (di seguito: “TUIR”), corrisposti nell’anno 2016 ed assoggettati a tassazione ordinaria, a tassazione separata, a ritenuta a titolo d’imposta e ad imposta sostitutiva;
l’ammontare complessivo dei redditi di lavoro autonomo, provvigioni e redditi diversi di cui agli articoli 53 e 67, comma 1 dello stesso “TUIR”;
l’ammontare complessivo delle provvigioni comunque denominate per prestazioni, anche occasionali, inerenti a rapporti di commissione, di agenzia, di mediazione, di rappresentanza di commercio e di procacciamento d’affari, corrisposte nel 2016, nonché provvigioni derivanti da vendita a domicilio di cui all’art. 19 del D.Lgs. 31 marzo 1998, n. 114, assoggettate a ritenuta a titolo d’imposta, cui si sono rese applicabili le disposizioni contenute nell’art. 25-bis del D.P.R. 29 settembre 1973, n. 600;
l’ammontare complessivo dei compensi erogati nel 2016 a seguito di procedure di pignoramenti presso terzi di cui all’art. 21, comma 15, della legge 27 dicembre 1997, n. 449;
l’ammontare complessivo delle somme erogate a seguito di procedure di esproprio di cui all’art. 11, della legge 30 dicembre 1991, n. 413;
l’ammontare complessivo dei corrispettivi erogati nel 2016 per prestazioni relative a contratti d’appalto per cui si sono rese applicabili le disposizioni contenute nell’art. 25-ter del D.P.R. 29 settembre 1973, n. 600;
l’ammontare complessivo delle indennità corrisposte per la cessazione di rapporti di agenzia, per la cessazione da funzioni notarili e per la cessazione dell’attività sportiva quando il rapporto di lavoro è di natura autonoma (lettere d), e), f), dell’art. 17, comma 1, del TUIR);
le relative ritenute di acconto operate;
le detrazioni effettuate.

La scadenza per la consegna della Certificazione Unica 2017 al lavoratore assunto con contratto di lavoro subordinato e percettore di reddito da lavoro dipendente da parte del datore di lavoro è il 31 marzo 2017 (fino allo scorso anno era in vigore la poco rispettata scadenza del 28 febbraio...).
Non sono previste invece variazioni per quel che riguarda la scadenza della trasmissione telematica delle certificazione unica 2017 da parte del sostituto d’imposta. Il termine di scadenza per l’invio telematico all’Agenzia delle Entrate della Certificazione Unica ai fini della predisposizione del modello 730 precompilato è fissata al 7 marzo 2017.

Solo per i lavoratori autonomi, quindi coloro che non sono interessati dalla compilazione del modello 730 precompilato, la scadenza è quella del modello 770/2017 ovvero il prossimo 31 luglio (salvo proroghe).


2017-01-12
NovitÓ regime forfettario 2017.

Dal regime dei minimi al regime forfetario molti sono stati i cambiamenti. Iniziamo innanzitutto con lo stabilire che cos'è il regime forfettario 2017.

La legge di stabilità 2015 ha introdotto il nuovo regime forfetario, destinato agli operatori economici di ridotte dimensioni. Tale regime, applicabile dal 1° gennaio 2015, è stato successivamente modificato dalla legge di stabilità 2016. In sintesi, il regime forfetario prevede rilevanti semplificazioni ai fini IVA e ai fini contabili, e consente, altresì, la determinazione forfetaria del reddito da assoggettare a un’unica imposta in sostituzione di quelle ordinariamente previste, nonché di accedere ad un regime contributivo opzionale per le imprese.
Il regime forfetario rappresenta il regime naturale delle persone fisiche che esercitano un’attività di impresa, arte o professione in forma individuale, purché siano in possesso dei requisiti stabiliti dalla legge e, contestualmente, non incorrano in una delle cause di esclusione. Al regime possono inoltre accedere i soggetti già in attività.
Il regime in esame non prevede una scadenza legata ad un numero di anni di attività o al raggiungimento di una particolare età anagrafica. La sua applicazione, pertanto, è subordinata solo al verificarsi delle condizioni e al possesso dei requisiti prescritti dalla legge.
E' un regime introdotto nel 2014 e riservato alle Partite IVA che guadagnano fino a 15 mila euro lordi l’anno per i professionisti e 40 mila euro per i commercianti. Soglie che poi sono state modificate con la nuova Legge di Stabilità 2016. In paratica si tratta delle agevolazioni per le categorie
L'aliquota prevista dal nuovo regime dei minimi è un'imposta forfettaria pari al 15% e senza limiti di età e di permanenza, che scende per 3 anni (dal 2016 invece gli anni sono 5) al 10% per le nuove start up.
Inoltre, è previsto per chi accede un regime agevolato contributivo INPS, gli è consentito avere collaboratori, purché non si sostengano spese oltre i 5.000 euro lordi, esclusione dagli studi di settore, dalla tenuta contabile e possibibilità di sostenere fino al 49% del proprio reddito, per le eventuali collaboratori.

Le novità del regime forfetario 2017
Con l'entrata in vigore della scorsa Legge di Stabilità, hanno preso il via numerose ed importanti novità circa i requisiti regime forfetario 2017, modificando di fatto l’articolo 9 della passata Legge Finanziaria.
Tale articolo, infatti, aveva previsto oltre l’introduzione del regime forfettario, anche una serie di requisiti e condizioni che limitavano molto la possibilità per i titolari di Partita IVA di accedere al regime. Tra tali condizioni, c’era la soglia dei ricavi calcolata sulla base dei coefficienti di redditività che per i professionisti era stata fissata sotto i 15000 euro e 40 mila euro per i commercianti.
Ora tutto questo è cambiato per effetto della precedente Legge di Stabilità, che ha previsto che dal 1° gennaio scorso, l'aumento le soglie dei ricavi fino a 30000 euro per i professionisti e + 10000 euro per tutte le medie e piccole imprese, per cui se per i commercianti prima il limite era di 40mila ora diventa 50mila euro.
Oltre a questa novità, che facilita e amplia la platea dei beneficiari, è stata prevista un’altra novità, ossia, la possibilità che dipendenti e pensionati di accedere al regime forfettario nel caso in cui svolgano un’attività in proprio, a patto però che il loro reddito non superi la soglia dei 30 mila euro.
Riguardo invece le nuove start up viene previsto un regime di particolare favore con l’aliquota che scende dall’attuale 10% al 5% applicabile per 5 anni (anziché 3 anni).
In attesa di una riforma strutturale sulla fiscalità delle società di persone, aumenta la franchigia di deduzione IRAP per questa tipologia di imprese da 10.500 a 13.000 euro.
il nuovo decreto Fisco 2017 ha bocciato la proposta di far rimanere nel regime dei minimi chi supera di poco il tetto dei compensi dei 15 mila euro. Secondo quanto richiesto, i professionisti aderenti al regime forfettario, che prevede il regime dei minimi per compensi entro i 15 mila euro, se avessero oltrepassato per due anni non consecutivi nel quinquennio la soglia prevista, avrebbero potuto applicare l’imposta sostitutiva al 27% solo sull’ammontare del reddito sopra la soglia limite. Ma questa proposta di aiuto fiscale, transitorio, non è stata approvata, per cui chi aderisce al regime forfettario e oltrepasserà anche solo di un euro il tetto dei compensi stabilito per la propria attività dovrà necessariamente passare alla (decisamente più pesante) tassazione ordinaria.

Chi può accedere al regime forfetario 2017

Regime forfettario requisiti 2017: Le persone fisiche che intraprendono l'esercizio di impresa, arti e professioni possono avvalersi del regime forfetario comunicando nella dichiarazione di inizio attività di presumere il possesso dei requisiti.
Possono accedere al regime agevolato forfetariose nell'anno precedente:

1) Non hanno conseguito ricavi o compensi non superiori ai limiti presenti nell'allegato Legge si Stabilità, ossia, diversi a seconda del Codice Ateco dell'attività esercitata.
2) Non hanno sostenuto spese sopra ai 5.000 euro lordi di lavoro accessorio, per lavoratori dipendenti e collaboratori anche se assunti a progetto ivi comprese le somme erogate sotto forma di utili da partecipazione agli associati e le spese per prestazioni di lavoro.
3) Se il costo lordo degli ammortamento beni strumentali alla chiusura dell'esercizio non supera 20.000 euro. Nel calcolo di tale limite vanno inseriti:

· I beni in locazione finanziaria, ossia, il costo pagato dal concedente;

· Per i beni di locazione, noleggio comodato entro i limiti determinato ai sensi dell'articolo 9 del TUIR.

· Beni promiscui detenuti dall'impresa, arte o professione e per uso personale e familiare, i quali concorrono per il 50%.

· Non rientrano nel calcolo i beni il cui costo unitario non è superiore al limite fissato ai sensi dagli articoli 54 comma 2 e 102 comma 5 del TUIR.

· Beni immobili acquisiti o utilizzati per l'esercizio dell'impresa, arte o professione.

B) Limiti Ricavi e compensi per l'accesso al regime agevolato:
1) ai fini di individuazione del limite dei ricavi e compensi, non rientrano quelli derivanti dall'adeguamento agli studi di settore.
2) Nel caso di esercizio di sue attività con due differenti codici ATECO, il limite dei ricavi viene determinato sull'attività che ha generato più ricavi e compensi.
3) I limiti ricavi sono tra 15.000 euro e 40 mila euro mentre il compenso è fino a 15.000 euro lordi. Tale limite, è stato modificato dalla Legge di Stabilità 2016 per professionisti la soglia ricavi sale a 30mila euro e per le medie e piccole imprese a +10mila euro.

C) Sono esclusi dal regime forfetario:
Le persone fisiche che si avvalgono dei regimi speciali IVA o regimi forfetari per la determinazione del reddito.
I soggetti non residenti, fatta eccezione di chi risiede in uno stato membro dell'unione Europea che assicuri uno scambio di informazioni e che producano in Italia almeno il 75% del reddito.
I soggetti che effettuano cessioni in via esclusiva o prevalente di fabbricati, terreni edificabili, mezzi di trasporto nuovi.
Gli autonomi professionisti o esercenti arti o attività di impresa che partecipano contemporaneamente a società di persone o associazioni.


Regime forfettario requisiti IVA 2017 e la fattura forfettari:

Regime forfetario 2017 IVA e fattura: I contribuenti ai fini di accesso al regime forfetario, devono rientrare nei seguenti requisiti e condizioni in merito all'imposta sul valore aggiunto:

Non devono esercitare la rivalsa IVA per le operazioni nazionali.
Applicano alle cessione di beni intracomunitarie l'articolo 41 comma 2 bis del decreto legge 30 agosto 1993 n.331 convertito con modificazione dalla legge 29 ottobre 1997 n.427.
Applicano agli acquisiti di beni intracomunitarie l'articolo 38 comma 5 del DL 30 agosto 1993 n.331 convertito con modificazione dalla legge 29 ottobre 1997 n.427.
Applicano alla prestazioni di servizi ricevute da soggetti non residenti o rese ai medesimi articoli 7-ter e seguenti del decreto del presidente della Repubblica n.633 del 1972.
Applicano alle importazioni, esportazioni e alle operazioni assimilate le disposizioni le disposizioni del decreto del presidente della Repubblica n.633 del 1972, fermo restando l'impossibilità di avvalersi della possibilità di acquistare senza IVA.
Per dette operazioni, i contribuenti non hanno diritto alla detrazione IVA assolta, dovuta o addebitata sugli acquisti.

I contribuenti nel regime forfetario salvo quanto sopra disposto, sono esonerati dal versamento dell'IVA e da tutti gli altri obblighi sull'imposta valore aggiunto ad eccezione degli obblighi di numerazione e conservazione fatture di acquisto e delle bollette doganali, certificazione dei corrispettivi e conservazione dei relativi documenti. Per le operazioni per quali invece risultano debitori IVA, va emessa la fattura o integrazione con l'indicazione della relativa aliquota, oltre al versamento IVA entro il giorno 16 del mese successivo a quella di effettuazione delle operazioni.

Il passaggio dal regime ordinario al forfetario o viceversa, parte rispettivamente dall'ultimo di anno di applicazione dell'ordinario e dal primo anno di applicazione delle regole ordinarie.

Come si calcola la base impnibile del reddito

Il calcolo per la determinazione della base imponibile per i contribuenti nel regime forfetario si effettua applicando l'ammontare dei ricavi o dei compensi percepiti, il coefficiente di redditività diversificato a seconda del codice ATECO assegnato all'attività.
I ricavi e compensi relativi al reddito nel regime forfetario non sono assoggettati a ritenuta d'acconto da parte del sostituto di imposta, a tal fine i contribuenti rilasciano apposita dichiarazione dalla quale risulti che il reddito è soggetto ad imposta sostituiva. Le eventuali perdite avute dal contribuente nell'anno precedente, possono essere calcolate in diminuzione del reddito.


Tassazione forfetari 2017 al 15% e riduzione al 5% per 5 anni:
Tassazione forfettari 2017 al 15 e al 5%: Al reddito imponibile dei contribuenti nel regime forfetario si applica un'imposta sostitutiva sul reddito, delle addizionali regionali e comunali e IRAP pari al 15%.

Nel caso di imprese familiari, l'imposta sostitutiva è calcolata sul reddito lordo delle quote assegnate al coniuge e ai collaboratori familiari dell'impresa, ovvero, se non fiscalmente a carico qualora il titolare non abbia esercitato il diritto di rivalsa sugli stessi collaboratori, si calcola dal reddito determinato nella stessa modalità del presente comma. L'eventuale eccedenza è deducibile dal reddito complessivo, applicando le regole IRPEF.
Riduzione di un terzo aliquota sostitutiva start up: Al fine di favorire le nuove imprese per il primo anno e per i successivi 4 anni, il reddito così determinato, è ridotto di un terzo, ossia, al 5% per 5 anni, a condizione che:

1) il contribuente non abbia esercitato nei 5 anni precedenti all'inizio dell'attività attività di impresa, arte o professione.
2) L'attività non sia la mera prosecuzione di un'attività precedentemente svolta, a meno che non rientri nella pratica obbligatoria ai fini dell'esercizio di arti o professioni.
3) nel caso in cui l'attività venga proseguita da un altro soggetto svolta in precedenza, l'ammontare dei ricavi e compensi realizzati nell'anno precedente non sia oltre i limiti fissati per l'accesso al regime forfetario.



Agevolazioni fiscali e esonero obblighi:

Esonerati dagli obblighi di registrazione e tenuta delle scritture contabili ma obbligo della dichiarazione dei redditi, in oltre non sono tenuti a operare ritenute alla fonte ma nella dichiarazione dei redditi devono indicare il codice fiscale del precettore dei redditi per i quali non è stata operata la ritenuta oltre che indicare l'ammontare dei redditi. Esonerati dall'applicazione degli studi di settore e dei parametri ma hanno l'obbligo di utilizzare i modelli approvati dall'Agenzia delle Entrate ai fini della dichiarazione dei redditi relativi all'attività svolta.


Regime forfettario contributi INPS 2017:

Regime forfetario contributi INPS: i contribuenti nel regime forfettario che svolgono attività di impresa hanno la possibilità di accedere al regime dei contributi INPS al 35% purché inviino specifica comunicazione all'Istituto entro il 28 febbraio 2017.
La comunicazione per ottenere la riduzione dei contributi INPS per le partite IVA nel regime forfettario come abbiamo detto sopra, va presentata dal contribuente forfettario ogni anno entro il 28 febbraio, al fine di certificare la sussistenza e la permanenza dei requisiti di accesso al regime agevolato dei contributi.
Tale comunicazione, può essere quindi presentata all'INPS per via telematica mediante la compilazione e poi l’invio dell’apposito modulo presente nel “Cassetto Previdenziale per Artigiani e Commercianti”.
Regime forfettario contributi INPS agevolati 2017 a chi spetta?
Possono accedere al regime dei contributi INPS agevolati ridotti del 35% i titolari di partita IVA nel regime forfettario che:
svolgono attività d’impresa;
devono iscriversi obbligatoriamente alla gestione separata INPS artigiani e commercianti.
Non possono accedere al regime dei contributi INPS agevolati ridotti del 35% i contribuenti nel regime forfettario che:
svolgono attività professionali non soggette all'iscrizione obbligatoria alla Camera di Commercio e né alla cassa professionale;
hanno l’obbligo di iscrizione alla gestione separata INPS professionisti senza cassa.
Ricordiamo inoltre che per le comunicazioni presentate oltre il termine, le agevolazioni contributive partono dal successivo anno.



2017-01-04
Le nuove scadenze fiscali.

Scadenze fiscali 2017: sempre più adempimenti
Crescono gli adempimenti dello scadenzario fiscale 2017: ecco le principali date e scadenze fiscali da ricordare.

Scadenze fiscali 2017 caratterizzate dai nuovi adempimenti in materia di IVA. Con l’approvazione definitiva del Decreto Legge 193/2016 vengono introdotti, infatti, otto nuovi adempimenti: quattro spesometri trimestrali e quattro comunicazioni delle liquidazioni IVA. Solo per il 2017 è previsto che i primi sei mesi dello spesometro vengano comunicati con un unico invio telematico entro il 25 luglio 2017.
Proprio la scadenza fiscale del prossimo 25 luglio 2017 appare la più ingiusta. Azzardiamo anche una previsione dettata dall’esperienza degli anni passati: questo adempimento sarà prorogato a settembre. Perché azzardiamo questa previsione? Per il semplice motivo che dal punto di vista operativo è difficile immaginare di poter avere tutte le fatture relative al mese di giugno e contemporaneamente registrarle in contabilità entro la data del 25 luglio (in un periodo “caldo” - non soltanto dal punto di vista metereologico - delle scadenze fiscali periodiche).

Altra novità importante sul fronte della certificazione unica 2017. Cambia, infatti, la data entro la quale il datore di lavoro ed il sostituto d’imposta in generale deve consegnare la certificazione unica al dipendente: il termine di scadenza diventa il 31 marzo di ogni anno (era il 28 febbraio fino allo scorso anno, ancorché non fosse una scadenza rispettatissima...).
In ordine, invece, alle scadenze fiscali per l’invio telematico delle certificazioni uniche occorre distinguere tra due diverse scadenze:
7 marzo 2017 (termine perentorio) per le certificazioni uniche dei lavoratori dipendenti interessati dalla dichiarazione dei redditi modello 730 precompilato;
31 luglio 2017, ovvero stessa scadenza del modello 770/2017, per le certificazioni uniche dei lavoratori autonomi non interessati dalla dichiarazione dei redditi modello 730 precompilato.

Addio al tax day dal 2017: le scadenze dei versamenti risultanti da dichiarazione dei redditi modello Unico 2017 sono fissate al 30 giugno di ogni anno. Rimangono al 16 giugno, invece, le scadenze fiscali di Imu e Tasi (acconto prima rata).

La rottamazione delle cartelle Equitalia ha la sua scadenza fiscale principale il prossimo 31 marzo 2017: entro questa data, infatti, occorre presentare istanza di adesione tramite modello DA1.



2017-01-02
Le principali novitÓ 2017.

Non solo bonus e adempimenti. Il Fisco 2017 metterà i contribuenti di fronte ad importanti cambiamenti e novità. Senza dubbio le misure maggiormente attese e temute sono quelle che riguardano i bonus fiscali e quelle relative ai nuovi adempimenti.
Ma a partire dal prossimo anno si darà l’avvio alla progressiva e definitiva digitalizzazione del sistema fiscale italiano. Già da oggi la maggior parte degli adempimenti possono essere effettuati dai contribuenti in modalità telematica ma lo scenario attuale prevede una progressiva e completa digitalizzazione del sistema. Non dimentichiamoci di SPID, l’identità digitale e dei nuovi alert Equitalia che avvisano i contribuenti in caso di cartelle di pagamento e di scadenze alle porte.
Tra le principali novità fiscali 2017 però anche cambiamenti per quel che riguarda tasse e imposte. Primo tra tutti, il Canone Rai che, dal 2017, ammonterà a 90 euro e sarà addebitato agli italiani sempre nella bolletta elettrica ma in 10 rate da 9€ mensili. Ricordiamo inoltre che è ancora possibile presentare la dichiarazione di non detenzione di apparecchi televisivi che esonerano il contribuente dal pagamento del Canone Rai 2017, addebitato automaticamente agli intestatari di fornitura elettrica, Esonero Canone Rai 2017: domanda entro il 31 gennaio. Ecco come fare.
Inoltre è stato prorogato per tutto il 2017 il blocco degli aumenti di tributi comunali e regionali, ovvero Irap e addizionali Irpef.
Novità anche per le bollette luce e gas. Il passaggio definitivo al mercato libero e obbligatorio nel 2018 passerà attraverso una fase intermedia: nel 2017 sarà possibile aderire al nuovo contratto Tutela Simile che consentirà di valutare il risparmio e le condizioni del nuovo mercato libero dell’energia, gas e luce.
Difficile riassumere in un singolo articolo tutte le importanti novità fiscali 2017 ma in questo periodo abbiamo trattato più volte di cosa cambierà e di quali saranno “grane” e opportunità per cittadini e imprese. Ecco la guida al Fisco 2017.
Novità fiscali 2017: bonus casa, famiglie e imprese
Per cominciare, le novità fiscali 2017 prevedono importanti bonus per le famiglie, mamme e genitori. Abbiamo raccolto in un’infografica tutte le agevolazioni previste per il 2017.
Leggi quali sono i nuovi bonus fiscali 2017 per la famiglia -> Legge di Bilancio 2017: tutti i bonus per la famiglia
Tra le novità fiscali 2017, importanti anche le agevolazioni per la casa. Il Governo Renzi ha introdotto importanti agevolazioni e confermato alcune di quelle in scadenza, come il bonus ristrutturazioni e il bonus mobili.
Leggi quali sono i bonus fiscali per la casa previsti per il 2017 -> Bonus casa 2017: ristrutturazioni, mobili ed Ecobonus. Guida pratica ai bonus edilizia
Ma il Fisco 2017 prevede importanti agevolazioni anche per le imprese. Ricordiamo in questa sede la proroga del Super ammortamento al 140% e il nuovo Iper ammortamento al 250% per beni legati all’industria digitale. Inoltre, la proroga della Nuova Sabatini.
Le novità riguardano però anche il “lato grigio” del Fisco 2017, ovvero i nuovi adempimenti fiscali che, a detta dei commercialisti, finiranno con il gravare non solo sulle pratiche burocratiche ma anche sui conti di professionisti e imprese.

Novità fiscali 2017: adempimenti fiscali imprese e professionisti
Il 2017 sarà un anno di importanti novità anche per quel che riguarda gli adempimenti di imprese e professionisti. Primo tra tutti il nuovo spesometro trimestrale e le comunicazioni dei dati Iva che, a partire dai primi mesi dell’anno, comporteranno maggiori adempimenti e pratiche burocratiche.
Abbiamo raccolto tutti i dettagli in un articolo guida nel quale sono contenute tutte le novità relative a scadenze e adempimenti -> Spesometro trimestrale e comunicazioni IVA 2017: la guida completa
Non si tratta delle uniche novità fiscali che interesseranno gli imprenditori e i titolari di partita Iva, per i quali nel 2017 si attendono altri importanti cambiamenti. Tra questi, l’abolizione degli studi di settore e la nuova Iri al 24%, l’imposta sul reddito imprenditoriale applicata in misura fissa per la parte di reddito lasciata in azienda.



2017-01-02
Modello CU2017 la bozza.

Modello CU 2017 per la certificazione unica, da consegnare al lavoratore entro fine marzo: fra le novità, i premi di risultato e il regime speciale lavoratori impatriati.
Pronte le bozze del modello CU 2017, la Certificazione Unica che i sostituti d’imposta consegneranno a dipendenti e autonomi entro il 31 marzo (c’è un mese di tempo in più rispetto al 2016), mentre resta fissato al 7 marzo il termine ultimo per la consegna al Fisco. Modello e istruzioni di compilazione sono pubblicati online sul sito dell’Agenzia delle Entrate: fra le novità più rilevanti, premi di risultato e rimborso di beni e servizi esentasse.
La dichiarazione attraverso la quale i sostituti d’imposta attestano le somme pagate viene dunque aggiornata con le novità introdotte dalle norme applicabili per il periodo d’imposta 2016, a partire dalla Legge di Stabilità dell’anno scorso.
Nella parte relativa al lavoro dipendente c’è un quadro dedicato ai premi di risultato, sui quali si paga un’aliquota del 10%. La manovra 2016 ha esteso l’agevolazione alle forme di partecipazione agli utili dei lavoratori e ha introdotto la possibilità di trasformare i premi in strumenti di welfare aziendale detassati: nel modello CU 2017 ci sono spazi appositi per indicare il premio a cui si applica l’imposta sostitutiva, quelli soggetti a tassazione ordinaria e le somme eventualmente erogate sotto forma di benefit.
Altra novità del modello CU 2017 riguarda i lavoratori impatriati, ovvero i dipendenti che trasferiscono la residenza in Italia dopo cinque anni d’imposta all’estero. Il decreto 147/2015 (Decreto Internazionalizzazione), con l’articolo 16 prevede che lo stipendio concorra alla formazione del reddito complessivo limitatamente al 70% del suo ammontare. Nella parte del modello CU 2017 relativo ai dati fiscali, nella sezione dedicata ad altri dati, vanno indicate queste somme applicando l’agevolazione. Le istruzioni alla compilazione dettagliano come esporle e quali codici utilizzare.
Infine, trova posto nella CU 2017 una nuova sezione per gestire i dati sui rimborsi di beni e servizi non soggetti a tassazione effettuati dal datore di lavoro




 
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