Novità fiscali - AsNALI Belluno

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Novità fiscali

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2016-12-10
Imu e Tasi saldo il 16 dicembre.

Scade il prossimo 16 dicembre il termine per pagare il saldo di Imu e Tasi, l’immancabile appuntamento con i tributi comunali sugli immobili. Dopo il pagamento della prima rata di giugno 2016, si avvicina quindi la scadenza per il saldo di dicembre. Quest’anno comunque il calcolo del saldo è più semplice perché in sede di acconto erano già note le aliquote 2016, considerata la scadenza al 30 aprile per l’adozione delle delibere comunali: l’importo del saldo dovrebbe quindi essere la metà dell’importo annuale.

Il canale ufficiale per verificare le aliquote comunali è costituito dal portale del Dipartimento delle finanze, nel quale sono confluite tutte le delibere che quest’anno andavano trasmesse entro il termine perentorio del 14 ottobre 2016. È consigliabile inoltre consultare le istruzioni che i Comuni solitamente inseriscono nei propri siti internet.
L’abitazione principale
In particolare occorre prestare attenzione alle novità del 2016, a partire dall’esonero Tasi delle abitazioni principali, comprese quelle degli inquilini, ad eccezione delle categorie di lusso (A/1, A/8 e A/9) che continueranno a pagare.
Attenzione anche alla maggiorazione dello 0,8 per mille sulla Tasi eventualmente adottata dal Comune nel 2015. La legge di Stabilità 2016 impone l’adozione di un’apposita delibera di conferma nel caso in cui il Comune intenda mantenerla, ma se lo 0,8 per mille è stato usato nel 2015 per le abitazioni principali, nel 2016 questa aliquota non è più confermabile, perché è limitata «agli immobili non esentati», né è possibile spostarla su altre fattispecie non previste nel 2015, perché in tal caso si violerebbe “indirettamente” il blocco degli aumenti.
Un’altra novità in ordine alla Tasi riguarda il nuovo regime di favore previsto per i fabbricati “merce”, consistente nell’applicazione di un’aliquota ridotta pari all’1 per mille con possibilità di arrivare fino al 2,5 per mille o di azzerarla del tutto.
Tra le novità invece applicabili ad entrambi i tributi si segnala la riduzione del 50% per i comodati, che rende inefficaci le eventuali assimilazioni disposte in precedenza dai comuni. L’unica “convivenza” possibile nel 2016 è tra l’aliquota comunale agevolata eventualmente già prevista per i comodati e il dimezzamento della base imponibile stabilito per legge, sempreché risultino rispettate le condizioni imposte dai comuni (relativamente all’aliquota agevolata) e dalla legge (per la riduzione del 50%). Altre novità Imu-Tasi sono costituite dalla riduzione del 25% per gli immobili locati a canone concordato (si paga quindi il 75%), dal nuovo regime di calcolo della rendita catastale per i fabbricati produttivi con macchinari “imbullonati” e dall’esonero per gli immobili di cooperative indivise destinate a studenti universitari soci assegnatari.
Relativamente all’Imu è cambiato ancora una volta il regime impositivo dei terreni agricoli, con un ritorno al passato costituito dall’applicazione della circolare 9/1993 per l’individuazione dei terreni montani da esonerare. Sono inoltre esenti i terreni posseduti e condotti da Cd e Iap, indipendentemente dalla loro ubicazione, nonché i terreni ubicati sulle isole minori e quelli a proprietà collettiva indivisibile e inusucapibile.
Dopo aver verificato la disciplina applicabile ai singoli casi (non sempre sovrapponibili tra Imu e Tasi), la procedura di calcolo e di versamento resta invece identica. Si parte sempre dalla base imponibile, costituita per i fabbricati dalla rendita catastale, rivalutata del 5% e moltiplicata per gli appositi coefficienti (160 per le abitazioni, 140 per i laboratori, 65 per gli opifici, 55 per i negozi, eccetera).
Sul valore così ottenuto si applicano le aliquote Imu e Tasi determinate dal Comune, consultabili sul sito del Dipartimento delle finanze (l’unico canale ufficiale). Naturalmente va detratto l’importo già versato in acconto a giugno di quest’anno, che nella maggior parte dei casi dovrebbe corrispondere alla metà di quanto dovuto. In caso di comproprietà l’imposta va versata da ciascun contitolare in base alle quote di possesso, ma molti enti consentono di effettuare il versamento cumulativo da parte di uno di essi. Occorre inoltre fare attenzione ai casi di possesso iniziati o cessati in corso d’anno, che vanno conteggiati applicando la regola dei 15 giorni equivalenti ad un mese. Il pagamento va comunque effettuato tramite il modello F24 o l’apposito bollettino postale centralizzato (conto corrente unico nazionale), quest’ultimo utilizzabile solo se si tratta di immobili situati nello stesso comune.


2016-11-26
Decreto fiscale 2017 le principali novitÓ.

Manovra Finanziaria 2017, approvato oggi il decreto legge collegato alla Legge di bilancio 2017

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Maggiori informazioni sulla
Legge di Stabilità 2017

Con 162 si, 86 no e 1 astenuto, il Senato ha approvato definitivamente oggi, 24 novembre 2016, il disegno di legge di "conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 22 ottobre 2016, n. 193, recante disposizioni urgenti in materia fiscale e per il finanziamento di esigenze indifferibili" (Atto Senato n. 2595), nel testo già approvato dalla Camera, sul quale il Governo ha posto la questione di fiducia nella seduta di mercoledì 23. Ecco le principali disposizioni aggiornate:

dal 1° luglio 2017 le società del Gruppo Equitalia saranno sciolte e per le attività di riscossione sarà istituito l’ente pubblico economico «Agenzia delle entrate-Riscossione» sottoposto
all'indirizzo e alla vigilanza del Ministro dell'economia e delle finanze.
per quanto riguarda la rottamazione delle cartelle esattoriali sono stati ammessi alla sanatoria anche i ruoli affidati fino al 31 dicembre 2016 e sarà possibile presentare l’istanza di adesione alla definizione agevolata fino al 31 marzo 2017. Un’altra importante novità è la possibilità di saldare il debito in 5 rate anziché in 4 versando il 70% nel 2017 e il restante 30% nel 2018. Infine si apre la strada anche alle multe e ai tributi dei Comuni che non si riscuotono con Equitalia.
Soppressione degli studi di settore: dal periodo d'imposta in corso al 31 dicembre 2017, con decreto del MEF sono individuati indici sintetici di affidabilità fiscale cui sono collegati livelli di premialità per i contribuenti più affidabili, anche in termini di esclusione o riduzione dei termini per gli accertamenti.
per le operazioni rilevanti ai fini IVA i soggetti passivi dovranno trasmettere telematicamente all'Agenzia delle entrate, i dati di tutte le fatture emesse e ricevute nel trimestre di riferimento, comprese le bollette doganali e i dati delle relative variazioni, entro l'ultimo giorno del secondo mese successivo ad ogni trimestre.
la dichiarazione integrativa a favore potrà essere trasmessa fino a quando i termini per l’accertamento non siano prescritti.
dal 24 ottobre 2016 fino al 31 luglio 2017 è possibile avvalersi della procedura di collaborazione volontaria (voluntary disclosure) per sanare le violazioni commesse entro il 30.09.2016. La voluntary si apre anche a chi ha aderito alle "edizioni" precedenti.
Molte le novità riguardanti semplificazioni fiscali che vanno dall’addio alla presunzione di evasione per i prelievi bancari per i professionisti, al superamento degli studi di settore a favore di indici di compliance, fino all’allargamento ai tributaristi dell’assistenza ai contribuenti presso gli uffici dell’amministrazione finanziaria.

Numerose le novità contenute nel disegno di legge della Legge di stabilità 2017. Il testo contiene la proroga del super-ammortamento del 140% e l' iper ammortamento al 250% sull’acquisto di beni strumentali e immateriali (software) funzionali alla trasformazione tecnologica e digitale dell’impresa. Prevista inoltre la proroga della cd “Nuova Sabatini”e delle misure di sostegno alle start-up innovative. Infine è stata prevista anche l'abolizione per il triennio 2017-2019 della cosiddetta “Irpef agricola” e la decontribuzione per gli agricoltori under 40.

Confermata riduzione IRES al 24% e l'IRI per le piccole imprese e i lavoratori autonomi.

In merito alle pensioni in base alla bozza del decreto legislativo potranno accedere all’APE sociale i lavoratori che abbiano almeno 30 anni di contributi se disoccupati, invalidi o con di parenti 1° grado con disabilità grave o per chi avrà raggiunto i 36 anni di contributi facendo dei lavori cosiddetti “pesanti”. Queste categorie di lavoratori potranno andare in pensione fino a 3 anni e 7 mesi prima senza nessun onere fino a 1.500 euro lordi di pensione. Potranno accedere all’APE volontaria i lavoratori che avranno 20 anni di contributi versati, e la rata di restituzione del prestito andrà di media dal 4,6% al 4,7%. L’APE aziendale avrà gli stessi meccanismi di funzionamento di quella volontaria, ma i costi dell'operazione del prestito saranno a carico dell’azienda.



2016-11-22
Partite IVA tutte le novitÓ in arrivo nel 2017.

A partire dal 1° gennaio 2017 verranno introdotte importanti novità per le Partite Iva. L’obiettivo, manco a dirlo, è la tanto agognata semplificazione e la riduzione degli adempimenti fiscali e burocratici; le novità riguarderanno giovani, professionisti e imprese.
La riforma delle Partite Iva è stata annunciata più volte; tali novità si concretizzeranno, verosimilmente, con la Legge di Stabilità del 2017.
La lotta all’evasione, le agevolazioni fiscali, un nuovo sistema per il calcolo dei redditi e per la contribuzione obbligatoria sembrano essere oggi le misure maggiormente richieste e necessarie per il rilancio economico del Paese.

Vediamo quali sono le novità in arrivo nel 2017 e quali le probabili misure che verranno introdotte con la prossima Legge di Stabilità.

Partite Iva: dal 2017 al via la semplificazione
A partire dal prossimo anno verranno introdotte le norme per la semplificazione per il popolo delle Partite Iva.
Semplificazione è la parola chiave per le misure che verranno introdotte a partire da gennaio. Le novità riguarderanno gli imprenditori e i liberi professionisti titolari di partita iva che sceglieranno di adottare la fattura elettronica. Precedentemente, l’utilizzo della fatturazione elettronica era vincolante soltanto nei rapporti tra imprese e pubbliche amministrazioni.

Con le norme introdotte dal cosiddetto Decreto del Fare, poi convertito in legge 98/2013, sono state previste numerose agevolazioni e semplificazioni per le imprese che sceglieranno il procedimento elettronico di fatturazione.

Partite IVA in regime di contabilità semplificata: regime di cassa dal 2017
Altre novità importanti per le partite iva sono in arrivo con riferimento ai contribuenti che adottano il regime contabile semplificato.
Nella prossima Legge di Stabilità 2017, infatti, sarà introdotta nuovo regime di cassa per artigiani e commercianti che operano in contabilità semplificata: il relativo reddito potrà essere determinato secondo il principio (regime) di cassa. Ciò comporta che il reddito prodotto si calcolerà esclusivamente con riferimento a quanto effettivamente incassato, come avviene nel caso dei professionisti.

L’abolizione dello Spesometro dal prossimo anno

L’obbligo di trasmettere all’Agenzia delle Entrate le informazioni rilevanti ai fini Iva, ovvero tutte le vendite effettuate o l’acquisto di beni e servizi viene meno per i titolari di Partita Iva che decidono di utilizzare la fatturazione elettronica.
La nuova procedura prevede l’invio giornaliero per via telematica delle fatture emesse e ricevute e dell’ammontare delle operazioni effettuate.

L’utilizzo della fattura elettronica agevola il titolare di Partita Iva anche dal punto di vista fiscale. Per chi decidesse di procedere con la fatturazione telematica attraverso il Sistema di interscambio dell’Agenzia delle Entrate sono previsti esoneri nelle comunicazioni da effettuare al Fisco, esoneri per il registro delle fatture e rimborsi Iva più veloci, ovvero entro i tre mesi dalla presentazione della Dichiarazione.

Ovviamente l’Agenzia delle Entrate intende incentivare l’uso della fatturazione elettronica. Il sistema precedentemente utilizzato in via esclusiva per le comunicazioni della Pubblica Amministrazione (fatturaPA) verrà reso disponibile per tutti i contribuenti titolari di Partita Iva.

Verso la Legge di Stabilità 2017: quali novità per le Partite Iva?
Per le riforme strutturali sulle Partite Iva si attende la Legge di Stabilità del 2017.

Le modifiche più importanti che si prevede saranno introdotte dalla legge per i contribuenti titolari di partita iva sono le seguenti:

riconoscimento leglislativo dell’ abolizione dell’IRAP 2017 per professionisti, studi professionali, imprenditori senza dipendenti o con un solo dipendente che svolge funzioni esecutive (si tratta, com’è noto, di una tematica sempre complessa, di grande attualità e più volte affrontata dalla giurisprudenza in materia di autonoma organizzazione ai fini Irap);
l’abolizione degli studi di settore per i professionisti, uno strumento statistico dell’Agenzia delle Entrate per calcolare ricavi e compensi, ormai ritenuto obsoleto, e per tutti i contribuenti che decidano di avvalersi della fatturazione elettronica;
flat tax 2017, con un’aliquota sul reddito di impresa delle società di capitali, di persone, ditte individuali, professionisti e autonomi uguale per tutti i contribuenti;
l’introduzione dell’IRI, l’imposta sul reddito dell’imprenditore.
L’introduzione della flat tax verrebbe a creare due livelli di tassazione per i titolari di Partita Iva: la flat tax proporzionale al reddito e con l’aliquota fissa sugli utili lasciati in azienda e non distribuiti, oltre all’IRPEF da applicarsi in base a fasce di reddito sugli utili distribuiti

Senza dubbio, le riforme attuate e quelle in campo prevedono la rivalorizzazione e i incentivi per l’imprenditorialità.

Partita IVA 2017: le altre agevolazioni previste
Sulla stessa scia si muovono gli incentivi ai giovani che intendono aprire un’attività imprenditoriale: si tratta del progetto Invitalia, che agevola i giovani sotto i 35 anni ad aprire nuove attività imprenditoriali con finanziamenti tasso zero.

Le riforme attuate e quelle in campo possono costituire un incentivo alla ripresa economica, fornendo a giovani, professionisti e imprenditori le risorse utili per la crescita del Paese.



2016-11-17
Comunicazione delle fatture primo invio entro il 25 luglio 2017.

Per il nuovo obbligo di comunicazione delle fatture emesse e ricevute, introdotto con il Decreto fiscale 193/2016, primo invio entro il 25.07.2017 relativamente al 1° semestre e solo per il primo anno

A decorrere dal 1° gennaio 2017, per i soggetti passivi IVA il Decreto Fiscale n. 193/2016 (art. 4) ha disposto l'abrogazione della comunicazione dell'elenco clienti e fornitori (spesometro) e inserito due nuovi adempimenti da effettuare telematicamente ogni tre mesi:

• la comunicazione analitica dei dati delle fatture emesse e ricevute;
• la comunicazione dei dati delle liquidazioni periodiche IVA.

Solamente per il 2017 e unicamente per le comunicazioni dei dati delle fatture, la prima trasmissione dell’intero semestre gennaio-giugno potrà essere effettuata entro il 25 luglio 2017.
Questa una delle principali novità apportate all’articolo 4 del Dl 193/2016, approvato dalla Camera in prima lettura, con cui si punta a contrastare l’evasione Iva attraverso un’anticipazione dei controlli rispetto al momento di presentazione della dichiarazione annuale.

Viene meno, quindi per il primo invio, l’unicità dell’adempimento (la contestuale comunicazione dei dati delle fatture e delle liquidazioni) come descritto dalla direttrice dell’Agenzia delle Entrate in audizione alle Commissioni.

Inoltre sono stati corretti i termini per la trasmissione delle comunicazioni dei dati delle fatture, ovvero quella relativa al secondo trimestre è effettuata entro il 16 settembre (in luogo del 31 agosto) e quella relativa all'ultimo trimestre entro il mese di febbraio (e non 28 febbraio).

In sintesi, dopo le modifiche al DL 193/2016 approvate dalla Camera con il voto di fiducia e ora all'esame del Senato, le scadenze fiscali per il 2017 relativamente ai nuovi adempimenti sono:


Comunicazione liquidazioni Iva - I trimestre 2017
(gennaio-febbraio- marzo)
31 maggio 2017
Comunicazione fatture emesse e ricevute - I semestre 2017
(gennaio-giugno)
25 luglio 2017
(solo per il primo anno)
Comunicazione liquidazioni Iva - II trimestre 2017
(aprile-maggio-giugno)
16 settembre 2017
(in luogo del 31 agosto 2017)
- Comunicazione liquidazioni Iva - III trimestre 2017
- Comunicazione fatture emesse e ricevute - III trimestre 2017
(luglio-agosto-settembre)
30 novembre 2017
- Comunicazione liquidazioni Iva - IV trimestre 2017
- Comunicazione fatture emesse e ricevute -IV trimestre 2017
(ottobre-novembre- dicembre)
entro febbraio 2018

*La trasmissione periodica di entrambe le comunicazioni obbligatorie deve essere effettuata entro l’ultimo giorno del secondo mese successivo ad ogni trimestre, con l’eccezione dei dati e delle liquidazioni relative al secondo trimestre i quali vanno trasmessi entro il 16 settembre di ogni anno (in luogo del 31 agosto).

In merito ai dati da comunicare, per quanto riguarda il nuovo spesometro (nuova formulazione articolo 21 del Dl 78/2010) devono essere trasmessi telematicamente all’agenzia delle Entrate una i dati di tutte le fatture emesse nel trimestre di riferimento, e di quelle ricevute e registrate comprese le bollette doganali, nonché i dati delle relative variazioni, i dati, da trasmettere in forma analitica, comprendono almeno dati identificativi dei soggetti coinvolti, data e numero, base imponibile, aliquota applicata, imposta e tipologia di operazione.

Per quanto riguarda i dati da inviare con la comunicazione delle liquidazioni Iva, da trasmettere con le stesse tempistiche di quella dei dati delle fatture, sono i dati contabili riepilogativi delle liquidazioni anche se a credito.



2016-11-16
Legge di stabilitÓ 2017 esenzione redditi per i coltivatori agricoli.

Nel disegno di Legge della stabilità 2017 la norma che prevede l'esenzione per i redditi dei coltivatori agricoli professionali
Il disegno di legge della Stabilità 2017 prevede che, limitatamente al triennio 2017-2019, i redditi dominicali e agrari dei coltivatori diretti e degli imprenditori agricoli professionali (IAP) non concorreranno alla formazione della base imponibile Irpef.
Molto probabilmente tali redditi confluiranno in dichiarazione nel reddito complessivo, e poi saranno scorporati dalla base imponibile.
Con questa norma il legislatore, consapevole della crisi attraversata dal settore agricolo, riconosce al settore stesso il suo contributo al raggiungimento degli obiettivi di miglioramento e di tutela dell'ambiente, di salvaguardia del paesaggio e di tutela del territorio, nonché del ruolo svolto dalle produzioni agricole di eccellenza nel migliorare e rafforzare l'immagine internazionale del Paese.

Si ricorda che un'altra norma di favore per gli agricoltori presente nel disegno di legge della stabilità 2017 si trova all’articolo 46 dove è previsto l'esonero contributivo per certe categorie di agricoltori. Secondo il disegno di legge, infatti, sono esonerati dal versamento dell'accredito contributivo presso l'assicurazione generale obbligatoria per l'invalidità, la vecchiaia ed i superstiti a carico di coltivatori diretti e di imprenditori agricoli professionali con età inferiore a quaranta anni, con riferimento alle nuove iscrizioni alla previdenza agricola effettuate tra il 1° gennaio 2017 e il 31 dicembre 2017.
In particolare, tale esonero è riconosciuto:
• in forma integrale per i primi tre anni,
• al 66% il quarto anno,
• al 50 % il quinto anno.




 
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